Sono Debora Ciliento, ho 38 anni, sono nata e risiedo a Trani, sono un' educatrice professionale laureata in Scienze Religiose ed Educatore professionale.
Sono impegnata in prima persona nel mondo del volontariato, provengo da quell’esperienza di Chiesa che don Tonino Bello definisce “Chiesa del Grembiule capace di sporcarsi le mani e toccare la storia delle persone”.
L’Azione Cattolica è stata la mia scuola di vita con cui ho condiviso e condivido tante esperienze che mi motivano a fare qualcosa per il bene comune che appartiene a tutti e dipende da tutti.
Dell’ esperienza in AC ho fatto mia, l’idea di essere missionari nella società, ed ecco che nel tempo si sono aperti nuovi scenari, che mi hanno vista collaborare con diverse associazioni locali a sostegno dei minori e delle famiglie svantaggiate. Sono stata in missione in Albania e in Brasile, esperienze che hanno sempre segnato i miei passi.
Lavorando sempre nel mondo del volontariato, da alcuni anni sono responsabile di una associazione sportiva affiliata Uisp, questo mi ha permesso di confrontarmi con un'altra realtà laica che ha arricchito il mio percorso formativo. Sono dell’idea che, il dialogo con realtà anche diverse è sempre importante perché dal dialogo si costruiscono percorsi veri ed importanti.
La scommessa politica
L’avventura che mi appresto a vivere, la porterò avanti con semplicità cercando di leggere i veri bisogni della gente. Parto dal presupposto come sosteneva Bachelet che l'impegno politico non è altro che una dimensione del piú generale ed essenziale impegno a servizio dell'uomo. Un servizio che trova la sua sorgente di valore nelle radici spirituali, religiose, etiche, culturali che lo animano dalI'interno e lo sostengono. Per far questo è necessario mettersi in ascolto e di li partire per costruire un futuro che sappia dare speranza. Partirò in questa scommessa dando voce ai temi ascoltati nella mia esperienza:
Sono impegnata in prima persona nel mondo del volontariato, provengo da quell’esperienza di Chiesa che don Tonino Bello definisce “Chiesa del Grembiule capace di sporcarsi le mani e toccare la storia delle persone”.
L’Azione Cattolica è stata la mia scuola di vita con cui ho condiviso e condivido tante esperienze che mi motivano a fare qualcosa per il bene comune che appartiene a tutti e dipende da tutti.
Dell’ esperienza in AC ho fatto mia, l’idea di essere missionari nella società, ed ecco che nel tempo si sono aperti nuovi scenari, che mi hanno vista collaborare con diverse associazioni locali a sostegno dei minori e delle famiglie svantaggiate. Sono stata in missione in Albania e in Brasile, esperienze che hanno sempre segnato i miei passi.
Lavorando sempre nel mondo del volontariato, da alcuni anni sono responsabile di una associazione sportiva affiliata Uisp, questo mi ha permesso di confrontarmi con un'altra realtà laica che ha arricchito il mio percorso formativo. Sono dell’idea che, il dialogo con realtà anche diverse è sempre importante perché dal dialogo si costruiscono percorsi veri ed importanti.
La scommessa politica
L’avventura che mi appresto a vivere, la porterò avanti con semplicità cercando di leggere i veri bisogni della gente. Parto dal presupposto come sosteneva Bachelet che l'impegno politico non è altro che una dimensione del piú generale ed essenziale impegno a servizio dell'uomo. Un servizio che trova la sua sorgente di valore nelle radici spirituali, religiose, etiche, culturali che lo animano dalI'interno e lo sostengono. Per far questo è necessario mettersi in ascolto e di li partire per costruire un futuro che sappia dare speranza. Partirò in questa scommessa dando voce ai temi ascoltati nella mia esperienza:
- Proporrò iniziative sociali e lavorative che siano capaci di coinvolgere il mondo del volontariato e del terzo settore che ogni giorno sono alle prese con situazioni problematiche e sempre più complesse;
- Proporrò idee per città vivibili a misura di bambino in cui non aver paura del proprio vicino, in cui rendere sicuri gli spazi ludici non significa aumentare le forze dell’ordine ma lavorare sul senso civico della gente ricordando loro che ognuno è responsabile del bene comune che abbiamo a disposizione.
- Bisognerà interrogarsi per dare risposte concrete ad una Sanità che spesso delude le aspettative dei cittadini cercando di proporre una collaborazione autentica e responsabile con chi ogni giorno è chiamato a lavorare in questo mondo.
- offrirò prospettive nuove per il mondo dello sport con progetti relativi a percorsi di vita sani e non legati all’agonismo a cui spesso la parola sport si associa ma che, puntino ad essere una valida opportunità di vera socializzazione con l’obiettivo di saper collaborare con la sanità affinché si possano strutturare veri percorsi di prevenzione e di riabilitazione;